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Il caso Montedison

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L'anno 2000 ha segnato una svolta significativa nelle relazioni economiche tra la Francia e l'Italia con l'ingresso di EDF nel mercato italiano dell'elettricità. Questa incursione ha innescato una serie di eventi che hanno profondamente radicato un sentimento anti-francese in Italia. L'OPA di EDF sull'azienda Montedison si è rivelata un episodio complesso, rivelando le sfide e le tensioni intrinseche alle relazioni tra le due nazioni.

La creazione di EDF Italia e l'appetito per l'elettricità italiana sono stati i primi segnali dell'ambizione di EDF di imporsi direttamente sul mercato italiano acquisendo capacità di produzione. Questa mossa ha suscitato reazioni ostili, specialmente perché l'Italia era impegnata in un piano di privatizzazione e riforma del mercato dell'elettricità, facilitando la vendita di capacità di produzione da parte di Enel, ex monopolista.

L'acquisizione di Montedison nel maggio 2001 scatena il conflitto. La dichiarazione di EDF alla Consob (autorità borsistica italiana), controllando il 4% del capitale, è rapidamente salita al 20% alla fine di maggio, provocando una reazione aggressiva delle autorità italiane. Il contesto politico delicato, segnato da elezioni legislative, ha esacerbato il malcontento, dando l'impressione di uno sfruttamento opportunistico del periodo di transizione politica.


 

 

In risposta a questa acquisizione, il governo italiano guidato da Giuliano Amato ha adottato nel maggio 2001 un decreto che bloccava i diritti di voto delle imprese monopoliste straniere al 2% all'interno di una filiale. Questa misura è stata interpretata come una risposta diretta all'operazione di EDF, gettando così le basi di una crescente ostilità agli investimenti francesi in Italia.

 

La classe politica italiana ha condannato all'unanimità questa acquisizione, accusando EDF di comportamento monopolistico sul suo mercato domestico e incolpando la Francia di ostacolare la liberalizzazione del mercato dell'energia a livello europeo.

Gli anni successivi sono stati segnati da negoziati tesi tra i governi italiano e francese. Il crescente coinvolgimento delle banche italiane in Edison ha rafforzato la posizione italiana in questa vicenda. Nel 2012, EDF ha alla fine preso il controllo totale di Edison, mettendo fine a più di un decennio di conflitto.

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L'Affaire Edison ha lasciato profonde cicatrici nelle relazioni franco-italiane, simboleggiando le tensioni che circondano gli investimenti stranieri, in particolare francesi, nei settori strategici. Questa saga ha contribuito a alimentare un sentimento anti-francese in Italia, evidenziando le sfide che gli investitori stranieri devono affrontare. Questo episodio ha messo in luce le difficoltà nel conciliare gli interessi economici nazionali con le aspirazioni alla liberalizzazione del mercato europeo.

LA GALLOFOBIA

© 2024 di Corentin Perrier. Creato con Wix.com

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