LA GALLOFOBIA
ECONOMIA
La Francia
si compra l'Italia?

La Francia si posiziona come il secondo paese che investe in Italia dopo gli Stati Uniti. Infatti, nel 2021, sono state registrate 62 transazioni per un valore totale di 2,9 miliardi di euro. Tuttavia, questa tendenza francese a investire nelle imprese del bel paese non è gradita a tutti. Termini come "Invasione francese in Italia", "La Francia fa shopping", "La Francia si compra l'Italia" sono frequenti nei titoli dei giornali, contribuendo all'emergere di un sentimento anti-francese di natura economica in Italia.
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La Francia investirebbe il 38% in più in Italia rispetto all'Italia in Francia. Negli ultimi anni, non si contano più le grandi imprese, alcune iconiche del Made in Italy, che sono state acquistate. Abbiamo Lifebrain nel 2022 per 1,2 miliardi di euro, Creval da parte del Crédit Agricole nel 2021 per 840 milioni di euro. Nel settore bancario, abbiamo anche Cariparma, le Casses di Risparmio di La Spezia, Rimini, San Miniato, Cesena. Nel 2017, l'importo delle transazioni di acquisto della Francia nella penisola era di quasi 5 miliardi di euro con l'acquisizione di Amundi e Pioneer Investment. La Francia ha anche acquistato quote in Telecom Italia e Mediaset, assumendo così il controllo dei media, senza dimenticare i potenti gruppi LVMH e Kering che hanno incorporato Prada, Fendi, Bottega Veneta, Gucci, Pomellato, Bulgari, Pucci nel loro portafoglio aziendale, toccando così il settore della moda, simbolo dell'eleganza e del savoir-vivre italiano.
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È evidente che questa penetrazione francese nell'economia italiana non è avvenuta senza reazioni da parte degli italiani. Alcuni casi si sono rivelati più problematici di altri, ne propongo due molto famosi: